Dobbiamo prenderne atto: siamo figli di due rivoluzioni fallite: quella fascista e quella comunista. Il proletariato non ha vinto, la borghesia non ha vinto: ha vinto la speculazione finanziaria. Ma noi non ce ne siamo accorti e ci sentiamo sempre come soldati al fronte a combattere un nemico che non c’è più perché è diventato altro, a sparare contro dei fantasmi creati da una narrazione stantia, col rischio di colpire noi stessi, perché spesso il nemico siamo proprio noi: operai, impiegati, imprenditori, professionisti, nella nostra nuova dimensione e conflittualità sociale.
Il momento è drammatico, come lo sono le scelte che esso impone: inedite, dure, rivoluzionarie. Basta continuare a parlare di comunismo, di fascismo, di padroni, di operai e di liberazione. Se davvero di liberazione vogliamo parlare, che sia liberazione dai pregiudizi e dai rancori, dai vecchi schemi ideologici, sia di destra che di sinistra, che ci hanno ingabbiati e ci impediscono di volare. Ricordare è importante, ma è ancora più importante saper dimenticare e andare avanti con coraggio e intelligenza.
Politica
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La campagna elettorale è scoppiata. Le truppe si stanno organizzando. Le alleanze si stringono a fatica perché i partiti hanno due problemi da risolvere: quello di mettere in campo una coalizione che possa vincere e quello di poter governare in caso di vittoria.
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In questa legislatura un parlamentare su tre ha cambiato casacca e qualcuno lo ha fatto anche più di una volta. Una vergogna.
La recente migrazione che ha interessato il M5S è quindi solo l’ultima di una lunga serie, ma…
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Nessuna guerra scoppia per caso e quindi nessuna guerra è inevitabile, neanche quella in Ucraina. Il problema è che l’umanità è carente di una cultura della pace, quindi fa fatica a concepirla, se non dopo che la guerra è scoppiata e quando i cocci si sono ormai rotti.
Praticamente con l’accordo di pace daremo a Putin esattamente ciò che Putin chiedeva per evitare la guerra. Incredibile! Ma allora perché non gli abbiamo detto di sì prima? Sulla guerra in Ucraina, sulle responsabilità di chi l’ha provocata e su chi poteva evitarla, ho già detto la mia in altri…
Leggi ArticoloDella guerra in Ucraina tutti hanno ormai detto cosa pensano. Anch’io ho detto la mia nell’articolo pubblicato di recente sul mio blog. Ho cercato, per quanto possibile, di non farmi condizionare dalle emozioni suscitate da donne e bambini in fuga tra le macerie. Soprattutto ho cercato di non cadere…
Leggi ArticoloLa guerra è una tragedia che non dovrebbe mai essere rappresentata. È un atto di immaturità umana. Nel mio libro “Il vaccino rivoluzionario” ho spiegato perché se fossero le donne a comandare non ci sarebbero guerre. Mamme in fuga, mariti e figli che restano per combattere senza essere soldati,…
Leggi ArticoloIl centro destra è morto. Berlusconi l’ha prima creato e poi distrutto. Dopo aver benedetto le truppe salpate baldanzose sulla corazzata agli ordini del capitano Salvini con rotta Quirinale, il Cavaliere ha permesso che alcuni dei suoi, insieme a gruppetti annessi e connessi, abbandonassero frettolosamente…
Leggi ArticoloCI MANCAVANO PURE GLI ANTIFASCISTI FASCISTI!
di RAFFAELE AVALLONE
Dopo il vaccino anticovid serve un vaccino politico che ci protegga dal virus comunista e fascista che ci contagia da un secolo. Serve una rivoluzione gentile ma decisa. Partiti e sindacati servono ancora? Perché la Cina cresce e noi no? Di quale Europa abbiamo davvero bisogno per contrastare i nuovi…
Leggi ArticoloNON SEMPRE L'ERBA DEL VICINO E' PIU' VERDE
di Raffaele Avallone
l’America è una grande democrazia, ma il sistema con cui viene eletto il Presidente USA sta mostrando criticità fino a ieri insospettate.
Cominciamo col dire che non sono i 255 milioni di elettori americani ad eleggere…
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