Chiedo scusa ai miei lettori se questa volta non mi occupo di problemi economici o finanziari e nemmeno di politica.
La verità è che sono stato colpito da alcune notizie che mi hanno alquanto infastidito, perché stridono maledettamente con la crisi pandemica che stiamo vivendo.
Le riviste internazionali specializzate in materia si sono infatti premurate di farci sapere che, nonostante la pandemia, mentre l’intera popolazione mondiale soffre e le aziende chiudono, i ricchi sono diventati ancora più ricchi
Non si tratta di mettere in discussione il sistema capitalistico, perchè i ricconi stanno in occidente e in oriente, in America e in Cina, in Europa e in medioriente, ma ritengo debba esserci un limite a questo arricchimento sfrenato. Soprattutto se le persone si arricchiscono non con il proprio lavoro ma facendo partorire i propri soldi attraverso una sorta di incesto monetario che Aristotele condannò già quattro secoli prima che Cristo nascesse.
Nel libro che ho appena scritto e che sarà in libreria per la fine dell’anno, ho affrontato queste e molte altre tematiche. Vi terrò informati. Avremo modo di riparlarne.
Qui voglio solo segnalare che secondo il rapporto UBS e PWC il patrimonio dei 400 maggiori paperoni ha superato i 10.200 miliardi di dollari, vale a dire che il loro patrimonio è 25 volte superiore all’intero bilancio dello Stato italiano (che, per inciso, è l’ottava potenza economica del mondo con 60 milioni di abitanti). Non solo. Durante il lookdown, mentre molte aziende chiudevano i battenti e i redditi di lavoro si riducevano di 3.500 miliardi di dollari, il patrimonio di questi signori si incrementava dell’8%.
A fare la parte del leone, secondo la rivista Forbes, è stato il Sig. Jeff Bezos del colosso Amazon, che da solo, si è arricchito di altri 76 miliardi, portando così il suo patrimonio a 200 miliardi di dollari. Bill Gates di Microsoft si è dovuto accontentare di un incremento di appena 12 miliardi che hanno portato il suo patrimonio a 111 miliardi di dollari. Al terzo posto troviamo il signore di Facebook Mark Zuckengerg con 85 miliardi.
E mi fermo qui per non correre il rischio di diventare ricco anch’io solo a scriverle queste cifre.
E gli italiani?
Nemmeno loro se la passano male. Al primo posto troviamo il patron della Fiorentina Rocco Commisso che con 55 miliardi di dollari batte il nostro Berlusconi, che di miliardi ne ha solo 7, poverino, ed è tallonato da Giorgio Armani con 6. Il primo posto è però appannaggio di Giovanni Ferrero con la sua dolce nutella, a quota 32 miliardi di dollari, Al secondo posto troviamo Leonardo Del Vecchio, fondatore di Luxottica (se non ci vedeva bene lui!) con un patrimonio da 20,4 miliardi ed al terzo posto i fratelli Gianfelice e Paolo Rocca delle aziendeTechint,Tenaris e Ternium, con un patrimonio di 8,22 miliardi.
Non vi sbagliate: ogni miliardo sono mille milioni. Fate bene i conti, ma non svenite, mi raccomando.
Continuando a nuotare nell’oro, tra una bracciata ed un’altra, troviamo anche chi riesce a fare soldi a palate attraverso i social.
Secondo la rivista Hopper HQ che ha stilato una speciale classifica per Instagram, Chiara Ferragni guadagna 59.700 dollari per ogni post pubblicato seguita dal marito Fedez con 21.200, tanti quanti ne prende Armando Di Vaio.
Meglio di loro però fa il nostro Cristiano Ronaldo, che sempre per ogni post emette fattura di 889.000 dollari, seguita da Kim Kardashian che è al quarto posto con 858.000 (sempre di dollari per ogni post). E mi fermo qui.
Ora, in periodi di opulenza, di vacche grasse, quando tutti stanno bene, chi più e chi meno, tutto passa, tutto viene concesso, nessuno si incazza. Ma in periodo di vacche magre, con la gente che non arriva a fine mese, che perde il lavoro, le cose si complicano maledettamente.
Mia madre direbbe: è uno schiaffo alla miseria.
Ed allora è il momento di chiederci: che cos’è che non sta funzionando?Pensate davvero che questa storia possa andare avanti ancora per molto?
Io credo proprio di no.
Raffaele Avallone
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